DIAGNOSI
Tratto da N.Ullmann et al.
Come descritto nelle linee guida pubblicate dall’European Respiratory Society, per una diagnosi accurata di DCP sono necessari una combinazione di test diagnostici e un fenotipo clinico tipico. Non è stato infatti definito alcun test diagnostico “gold standard” per questa patologia. Il test per la misurazione dell’ossido nitrico nasale può essere utile per lo screening, ma richiede una conferma con test di funzionalità ciliare e dell’ultrastruttura. Il ruolo dei test genetici sta cambiando con l’identificazione di un maggior numero di mutazioni che causano la DCP e che, quando sono riscontrate, permettono di formulare diagnosi.
Di recente è stato introdotto un questionario (il PICADAR score), utile per valutare la probabilità che un paziente con tosse catarrale persistente insorta nella prima infanzia sia affetto da DCP. Il punteggio finale (tabella 2) è frutto della somma dei punteggi relativi a 7 variabili predittive. I pazienti con un punteggio PICADAR >=10 hanno più del 90% di probabilità di risultare positivi ai test per la DCP, mentre un punteggio >=5 indica più dell’11% di possibilità di avere la DCP. Data la rarità della patologia e la difficoltà dell’analisi e dell’interpretazione dei test, la diagnosi andrebbe confermata in un centro specialistico di riferimento.
Tab. 2: Tabella PICADAR score (modificata da 20)
Il paziente ha una storia di tosse catarrale quotidiana insorta nella prima infanzia?
SI: completare il questionario
NO: STOP, non procedere con il questionario
Domanda
Il paziente è nato a termine oppure no?
Ha presentato sintomi respiratori nel periodo neonatale (tachipnea, tosse, polmonite, ecc)?
È stato ricoverato in terapia intensiva neonatale?
Ha un’alterazione della lateralità (situs inversus o eterotassia)?
Ha un difetto cardiaco congenito?
Ha una rinite persistente?
Ha presentato sintomi cronici a carico dell’orecchio o alterazioni dell’udito?
Risposta
A termine
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Punteggio
2
2
2
4
2
1
1
Punteggio totale:
0
-Ossido nitrico nasale
La misurazione della quantità di ossido nitrico nasale (nNO), che è molto bassa o assente nei pazienti con DCP, è un test di screening utile per pazienti di età >5 anni con sospetto clinico di DCP . Il test è sensibile, rapido e non invasivo ed i suoi risultati sono immediatamente disponibili. È stato riportato che un valore di nNO inferiore a 77 nl/min suggerisce fortemente la DCP, con una sensibilità del 94% e una specificità del 84%. Tuttavia, in alcuni casi dimostrati di DCP i livelli di nNO possono essere normali. Ciò evidenzia che i pazienti con elevato sospetto clinico per DCP devono essere valutati mediante procedure diagnostiche aggiuntive. È importante sottolineare che altre condizioni respiratorie, come la fibrosi cistica e l’infezione virale acuta, possono presentarsi con bassi valori di nNO.
-Analisi della funzione e della struttura ciliare
La diagnosi di DCP richiede l’analisi delle cellule dell’epitelio ciliato per studiarne sia la struttura, sia la funzione. I campioni di epitelio ciliato si possono ottenere mediante brushing nasale o mediante broncoscopia. È importante che il paziente non presenti e non abbia presentato nelle 4-6 settimane precedenti infezioni acute delle vie aeree superiori; ciò? minimizza il rischio di ottenere campioni di ciglia scarsi o con discinesia secondaria.
Le linee guida dell’European Respiratory Society suggeriscono di eseguire, per pazienti con caratteristiche cliniche suggestive di DCP, prima la video-microscopia ad alta velocità (HSVA) e successivamente di procedere alla microscopia elettronica a trasmissione (TEM) se l’HSVA è anormale o inconclusiva. L’HSVA viene utilizzata per determinare se le ciglia hanno normale coordinazione, frequenza e pattern di battito. L’analisi TEM viene eseguita quando la diagnosi è incerta dopo HSVA, ma può anche essere eseguita per identificare il tipo di anomalia strutturale. La TEM può essere diagnostica se sono identificati i difetti ultrastrutturali ciliari distintivi. Tuttavia, la TEM può essere normale in circa il 10-20% dei pazienti con DCP e pertanto non può essere considerata come singolo test diagnostico.
-Coltura cellulare
La coltura cellulare viene utilizzata per risolvere i danni secondari che possono mimare la DCP, riducendo quindi i falsi positivi.
-Test genetico
In un paziente con caratteristiche cliniche fortemente suggestive per DCP la diagnosi finale può essere confermata con test genetici che mostrano omozigosi o eterozigosi composta per varianti patogene. Il ruolo dei test genetici per la diagnosi di DCP si sta evolvendo con la crescente disponibilità di pannelli genetici estesi.
-Misure di trasporto mucociliare
Misurare il trasporto mucociliare con tracciante radioattivo è un test di screening della funzione ciliare, ma non standardizzato e ad oggi non più raccomandato. Il tempo di saccarina non è un test di screening affidabile per DCP.